mercoledì 10 ottobre 2012

Sahara: Mauritania, la gente di Tichit.




Fondata intorno al 1150 d.C., un tempo Tichit aveva una popolazione stimata fra i seimila e i centomila abitanti.
Oggi il numero degli abitanti è sceso a circa cinquecento, dal momento che ogni anno sempre più famiglie se ne vanno e sempre più case vengono ricoperte dalla sabbia.
Tuttavia sono ancora visibili le divisioni etniche che racchiudono la complessità etnica della Mauritania.
Il gruppo più grande ed economicamente più attivo, che si definisce Masena, è concentrato nel lato sud della città, verso il moderno quartiere amministrativo.
Sono probabilmente discendenti delle popolazioni nere che vivevano in tutto il Sahara in epoche precedenti e più prospere, e che vennero spinte verso sud in oasi come quelle di Tichit e Oualata dall'espansione del deserto e dai Berberi.
Le ricche famiglie Masena avevano schiavi, noti come Abid o Ould Bella, e la maggior parte di questi decisero di mantenere il proprio tradizionale modo di vita anche dopo che vennero formalmente liberati, nel 1982, lavorando sei giorni alla settimana nei giardini o nelle case dei padroni in cambio del necessario per vivere.
Oggi gli Abid formano un gruppo separato a Tichit e vivono nel ghetto a est della città.
Molti si sono mescolati in qualche misura con i Mauri arabi di Tichit, il cui status di schiavi neri liberati si è affermato da più tempo e che continuano a godere di una posizione sociale superiore grazie alla loro religiosità e ai rapporti che intrattengono da lungo tempo con i Mauri Bidan.





I Mauri Bidan di Tichit sono chiamati Chorfa, titolo che indica la loro pretesa discendenza dal profeta Maometto.
Berberi arabizzati stabilitisi da queste parti nel IX secolo, i Chorfa erano originariamente parte del gruppo di popoli parlanti berbero chiamato Zenaga.
Sono concentrati nella parte nord di Tichit, intorno alla moschea dl XIV secolo.
L'ultimo gruppo è quello dei Rehian, beduini arabi nomadi che attraversano la città per vendere carne o per partecipare alla raccolta dei datteri.
Spostano le loro tende anche di 200 chilometri lungo la scarpata per seguire il bestiame al pascolo.
Nonostante questa complessità etno-linguistica, secondo i censimenti effettuati a Tichit, il 99% della popolazione è Maura, cioè parla Hassaniya, a causa forse della convinzione che dichiarare la propria appartenenza a qualsiasi altro gruppo etnico venga considerato politicamente sospetto.