martedì 3 gennaio 2012

Natura: Alla ricerca di chi se Nemo non c'è più?

Piace a tutti, ma chi lo protegge?




Alla ricerca di Nemo, tra qualche anno, senza inversione di rotta, non ci sarà più nulla da cercare.
Uno studio commissionato dall'Unione Internazionale per la conservazione della natura e svolto alla Simon Fraser University in Canada, ha calcolato che una specie su sei di quelle presenti tra i personaggi del grande successo Pixar sono a rischio di estinzione, soprattutto per la pesca.
Nemo, lo sappiamo, è un pesce pagliaccio, così bello e colorato da rendere il suo commercio, per l'esplosione negli acquari privati e aziendali di tutto il mondo, un serio rischio per la sua sopravvivenza in natura.
Anche nel film ricorderete, il destino di Nemo incrociava l'arredamento di uno studio dentistico.
Ma non è solo il pesciolino arancione a rischiare grosso, peggio di lui se la passano personaggi come Anchor, lo squalo martello, e gli squali Mako, nel film Bruce e Chum, le cui pinne sono ricercatissime in Asia per una famosa zuppa.




Tra le specie a rischio troviamo Squirt e Crush, le tartarughe verdi, che subiscono la doppia minaccia della caccia e del rimanere accidentalmente impigliate nelle reti o alle lenze della grande pesca commerciale.
Come non citare Sheldon, il cavalluccio marino, che cade vittima sia quale souvenir per turisti che come rimedio teraupetico molto usato in tutta l'Asia.
Altri come molluschi e invertebrati, il gambero Jaques, per esempio, non sono abbastanza studiati, si corre così il rischio che molte specie si estinguano e nessuno se ne aggorge.
E Dory? Beh!, i pesci chirurgo, almeno loro, per ora stanno bene.